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Gasp, linea verde. Da Svilar a Konè e Soulè, la Roma dei talenti 5i68

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Gasp, linea verde. Da Svilar a Konè e Soulè, la Roma dei talenti - immagine 1
Ossatura di under 25 per costruire il futuro
Redazione

La Roma di Gian Piero Gasperini comincia da un punto fermo: il futuro. O, meglio, da una nuova idea di presente costruita attorno ai giovani. Nella mente del tecnico piemontese, che ha fatto della valorizzazione del talento un tratto distintivo della sua carriera, la parola «progetto» non è un esercizio di stile ma un principio guida, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. E mai come stavolta il contesto sembra cucito su misura per lui: a Trigoria lo aspettano non solo strutture all'avanguardia, ma una rosa con un'età media in fase di ringiovanimento e un gruppo di giocatori sotto i 25 anni già pronti — o quasi — per prendersi la scena. Il primo nome segnato in rosso sull'agenda del nuovo allenatore è quello di Matías Soulé. Classe 2003, l'argentino è stato il grande colpo dell'estate scorsa, arrivato dalla Juventus per 30 milioni. Dopo un avvio incerto, nella seconda metà della stagione ha convinto anche i più scettici: dribbling, fantasia, personalità. Per Gasperini può rappresentare quello che erano Ilicic o Malinovskyi ai tempi dell'Atalanta, cioè calciatori capaci di rompere gli equilibri tra le linee. L'idea è farne un punto fisso del tridente. Tra le certezze da cui ripartire c'è Mile Svilar, che a 25 anni è stato il miglior portiere dell'ultimo campionato, sfornando prestazioni di livello europeo. Il rinnovo è a un o: 3 milioni netti più  bonus per legarlo ancora a lungo alla Roma. In mezzo al campo c'è Manu Koné, se classe 2001, prototipo del mediano moderno: intensità, letture, gamba. Con Gasperini potrebbe compiere un salto decisivo. In difesa, invece, la base si chiama Evan N'Dicka. Sempre presente nell'ultima Serie A, non ha saltato un minuto. Il rischio è che se ne accorgano anche in Premier League, ma la Roma ha già fatto sapere che sotto i 40 milioni non si discute.

Ma il vero banco di prova del progetto è la crescita dei talenti «di casa». Tommaso Baldanzi e Niccolo Pisilli, entrambi impegnati con l'Under 21, devono fare il definitivo salto di qualità. Il primo, trequartista tecnico e brillante, ha bisogno di continuità e di una collocazione chiara: troppo leggero per giocare in mezzo, troppo poco esplosivo per fare l'esterno. Il secondo, lanciato da De Rossi e poi messo un po' ai margini, è un centrocampista tutto da modellare: intelligenza e gamba ci sono, serve però una vera identità tattica. In cerca di consacrazione anche due volti arrivati lo scorso gennaio: Devyne Rensch e Salah-Eddine.