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Il presidente Usa, Donald Trump Il presidente Usa, Donald Trump
Il presidente Usa, Donald Trump

Usa, più di 400 arresti per le proteste. Coprifuoco notturno a Los Angeles 362qs

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Il presidente statunitense, Trump: questa anarchia non durerà, non permetteremo che una città americana venga invasa e conquistata da un nemico straniero 51q4z

di Redazione

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Gli arresti per le proteste a Los Angeles contro i raid anti-migranti - che Donald Trump ha definito un'invasione da parte di un "nemico straniero" - sono aumentati significativamente nel giro di pochi giorni. Lo ha affermato il capo del dipartimento di polizia di Los Angeles, Jim McDonnell. Sabato 7 giugno sono state arrestate 27 persone, domenica quaranta e lunedì 114. Martedì le autorità hanno arrestato 197 persone, ha dichiarato il capo del Lapd, per un totale di 378 fermati. "Dopo diversi giorni consecutivi di crescenti disordini in tutta la città a partire da sabato, abbiamo assistito a una preoccupante escalation e a comportamenti illegali e pericolosi", ha affermato McDonnell. "Vorrei essere chiaro - ha avvertito - questo comportamento, ovvero bloccare autostrade, strade cittadine e rampe, rifiutarsi di rispettare gli ordini di dispersione legittimi e interferire con le operazioni di sicurezza pubblica, è pericoloso, illegale e non sarà tollerato".

Coprifuoco notturno per arginare saccheggi e vandalismi  1513u

Ed è per questo motivo che a Los Angeles è stato dichiarato il coprifuoco notturno Saccheggi e vandalismi hanno segnato il cuore della seconda città più' grande d'America, mentre le proteste, per lo più pacifiche, contro gli arresti per immigrazione sono degenerate dopo il tramonto. "Ho dichiarato l'emergenza locale e imposto il coprifuoco per il centro di Los Angeles per fermare i vandalismi e i saccheggi", ha detto ai giornalisti il sindaco Karen Bass. Un miglio quadrato (2,5 chilometri quadrati) dell'area cittadina di oltre 500 miglia quadrate sarà interdetto tra le 20 e le 6 per tutti, tranne che per residenti, giornalisti e servizi di emergenza.

L’escalation, rabbia e proteste g3r33

Venerdì 6 giugno a Los Angeles sono iniziate proteste su piccola scala e in gran parte pacifiche, segnate da isolati episodi di violenza, mentre la rabbia cresceva per l'aumento degli arresti da parte delle autorità per l'immigrazione. Nel momento più imponente, alcune migliaia di persone sono scese in piazza, ma gruppi più piccoli hanno approfittato dell’oscurità per appiccare incendi, imbrattare edifici e spaccare vetrine. Nella notte di lunedì, 23 attività commerciali sono state saccheggiate, ha dichiarato la polizia, aggiungendo che circa 400 persone sono state arrestate negli ultimi giorni. Proteste sono scoppiate anche in altre citta', tra cui New York, Atlanta, Chicago e San Francisco.

L’intervento della Guardia nazionale 5g241k

Nel frattempo, Donald Trump ha ordinato a 4.000 uomini della Guardia Nazionale di recarsi a Los Angeles, insieme a 700 Marines in servizio attivo, in quella che ha definito un'escalation necessaria per riprendere il controllo, nonostante le forze dell'ordine locali abbiano insistito sul fatto che sarebbero state in grado di gestire la situazione. La loro missione sarà quella di sorvegliare le strutture federali e di accompagnare "gli agenti federali nelle operazioni di controllo dell'immigrazione al fine di fornire protezione". Il Pentagono ha affermato che l'invio costerebbe ai contribuenti statunitensi 134 milioni di dollari. Fotografie diffuse dal Corpo dei Marines mostravano uomini in divisa da combattimento che utilizzavano scudi antisommossa per esercitarsi nelle tecniche di controllo della folla presso la Naval Weapons Station di Seal Beach.

Le parole di Trump 6z1x4s

"Quello a cui state assistendo in California è un vero e proprio assalto alla pace, all'ordine pubblico e alla sovranità nazionale, portato avanti da rivoltosi che sventolano bandiere straniere con l'obiettivo di continuare un'invasione straniera del nostro Paese", ha detto Trump parlando alle truppe in una base militare a Fort Bragg, nella Carolina del Nord. "Questa anarchia non durerà - ha ammonito - non permetteremo che agenti federali vengano attaccati e non permetteremo che una città americana venga invasa e conquistata da un nemico straniero". Il governatore della California, Gavin Newsom, un democratico che si è gia' scontrato con il presidente, ha affermato che la sconcertante militarizzazione della città da parte di Trump è stata il comportamento di "un tiranno, non di un presidente". E ha affermato: "Mandare soldati addestrati per le strade è senza precedenti e minaccia il cuore stesso della nostra democrazia". In un documento depositato presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti nella California settentrionale, Newsom ha chiesto un'ingiunzione che impedisca l'uso delle truppe come qualsiasi tipo di forza di polizia e che si limitino a sorvegliare gli edifici federali. Il giudice distrettuale Charles Breyer ha fissato un'udienza sulla mozione, che accusa Trump e il Segretario alla Difesa Pete Hegseth di aver violato la Costituzione degli Stati Uniti, per giovedì.